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Autore The Others
BlackRose

Reg.: 03 Giu 2002
Messaggi: 153
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-07-2004 04:01  
stupendo! un film ke amerò per sempre! detestando cmq la Kidman è un film ke mi piace moltissimo e mostra un punto di vista ke io ingenuamente non avevo mai pensato... bello, veramente bello più di Sesto senso ovviamente, un film tristissimo che fino alla fine mi ha tenuta con il fiato sospeso...
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Liv Tyler TVB Italia
Aerosmith Crazy^A^mazing

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Ascanio

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 1277
Da: Arosio (CO)
Inviato: 17-07-2004 17:49  
quote:
In data 2004-07-12 20:33, KayserSoze scrive:
scusa marcello, a parte che io non l'avevo capito sento senso fino alla fine e sono daccordo che sia meglio the others. Cmq the others non ti da praticamente nessun indizio per capire il finale. se una cosa non puoi proprio capirla dove sta il bello? Penso che disperdere qualche indzio faccia parte del gioco e poi rifarteli vedere alla fine e dirti, come mai non ci sono arrivato?




Che indizi poteva mettere Amenabar?? secondo me il film è perfetto così. Il suo obiettivo non credo fosse scoprire la storia della casa,mettere insieme i pezzi di un puzzle, quanto spaventare. E tutto il film è decisamente terrificante.
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LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX

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RobyPotter

Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 236
Da: Catania (CT)
Inviato: 26-07-2004 22:19  

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MrsCruise

Reg.: 26 Lug 2004
Messaggi: 300
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-07-2004 00:18  
Decisamente un gran bel film!!! La Nicole è come sempre straordinaria, x me una delle sue migliori interpretazioni. Il finale, poi, molto bello. E ad essere sincere, ne "Il sesto senso" l'ho capito circa 10 min dall'inizio del film ke Bruce Willis era morto!!!

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 30-07-2004 15:42  
la mia considerazione non riguarda prettamente le presenze e il rapporto vivi/morti che popolano la casa in The others.
una cosa che mi ha sempre colpito di questo film è il ruolo della luce.
normalmente nei film angoscianti e inquietanti si punta molto sull'assenza della luce,il buio è di per se qualcosa di misterioso e già nel romanticismo veniva considerato la parte più oscura della natura umana,dove ha sede l'irrazionalità celata in ognuno di noi.invece in The others è la luce che mette ansia.la luce, che è il simbolo della ragione,qui diventa invece qualcosa di oscuro,che contrasta in pieno con la rigidità e l'apparente razionalità che caratterizza il personaggio della Kidman.
quindi proprio quella luce diventa pazzia,si fa "buio".e la protagonista appare in realtà schizzata e paranoica.un contrasto che mi ha sempre incuriosito.

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 30-07-2004 17:41  

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Davil89

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 6581
Da: Soliera (MO)
Inviato: 30-07-2004 19:20  
mi è piaciuto molto. bravissima la kidman
_________________
"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso"

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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 31-07-2004 10:15  
Nicole Kidman era davvero bravissima in questo film... isterica allo stato puro, coi nervi tesi fino alla fine, esattamente come la storia, il cui finale... beh, e` quel che e`. un colpo di scena impressionante, senza dubbio, ma la mia visione e` stata rovinata dal fatto che, nel bel mezzo del film, mi dicono gia` come va a finire... quindi mi si e` rovinata la visione. ma, se non lo avessi saputo, ne sarei rimasta davvero sconvolta...
_________________
Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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70gn3z


Reg.: 31 Mag 2003
Messaggi: 1669
Da: italia (VR)
Inviato: 02-08-2004 09:22  
Bella interpretazione, bella tensione, bel finale...
ma tutta la storia di fanatismo religioso mi aveva nn poco scassato!!!
_________________
"Siete soltanto la canticchiante e danzante merda del mondo"

IL MONDO E' BELLO PERKE' VARIO!

\,,/ =;-o \,,/

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kropchik

Reg.: 08 Apr 2004
Messaggi: 40
Da: milano (MI)
Inviato: 29-09-2004 11:05  
Bellissimo film. Lo visto(purtroppo)in DVD. La Kidman è eccezionale come tutto il resto del cast. Un film che fa riflettere su tutto ciò che è nascosto nella nostra vita,sul tema (al mio parere importantissimo) del legame fra la vita e la morte, sulla coscienza umana e le sue limiti ma tutto ciò con una storia che sembra a parte:un horror ben girato.
Il finale è davvero geniale!
_________________
"Invece di parlare suona, e quando dovrebbe suonare parla"
(il musicista extracomunitario che ancora fa errori in italiano...perdonatelo)

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Ladyanne
ex "ladyann2"

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 8834
Da: vicenza (VI)
Inviato: 29-09-2004 12:07  
Mi aggrego al coro di entusiasmo
La Kidman non si discute ma molto bello anche il resto.
Mi è piaciuta soprattutto l'ambientazione che definirei la cigliegina sulla torta.
Il finale è sicuramente geniale ed inaspettato purtroppo una mia amica me lo aveva già raccontato
fank....
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Tzè

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jack2001

Reg.: 25 Set 2004
Messaggi: 14
Da: frattamaggiore (NA)
Inviato: 30-09-2004 16:26  
Purtroppo, io non ho potuto godere del finale a sorpresa, perchè avevo già capito tutto dopo dieci minuti dall'inizio del film. E il mio brivido, non poteva essere lo stesso condiviso dal pubblico, per quel finale, o per la mia bravura, ma quanto, per il ricordo che affiorava dalla mia memoria per un racconto simile, che avevo scritto anni fa, e che terminava proprio così, come nel film.
_________________
jack reaper

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ire175

Reg.: 29 Giu 2004
Messaggi: 323
Da: Breganze (VI)
Inviato: 30-09-2004 16:41  
Ho ancora la pelle d'oca...in senso buono ovviamente!!
_________________
- Erano passati trent'anni ma il suo corpo rimaneva quello di un'eterna bambina, soltanto gli occhi rivelavano la sua vera età guardando il mondo da sotto i riccioli da bambola, colmi di una domanda che avrebbe un giorno preteso una risposta...-

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 01-10-2004 00:33  
Rispolvero ciò che scrissi quando uscì il film.

The Others nobilita il "genere" a cui appartiene e ne riscrive le regole, "dando por culo a los americanos!". Il giovane Amenabar, appena 29nne, autore della sceneggiatura e delle musiche, aveva ottenuto consensi clamorosi in Spagna e nel resto del mondo con i suoi precedenti "Tesis" e "Apri gli occhi" (opere magnifiche passate alla chetichella in Italia, vergogna!). Quando seppi di The Others, ebbi timore che una "grossa" produzione che chiamava inoltre in causa la "strafica" di turno, la Kidman (mai stata così brava e ben compresa nella sua parte.., insieme agli altri interpreti, tra cui i due prodigiosi pargoletti), avrebbe potuto nuocere al cipiglio immaginifico e "maledetto" di Amenabar. Invece non c'è un solo fotogramma di "compromesso". Su tutto regna la buona fotogenia, una regia superba e calibrata degna di un consumato maestro del cinema. Eccellente la fotografia, musica "arretrata", che incalza le immagini e le sottolinea "a tempo giusto", perfetto contrappunto. Non una sola goccia di sangue in una tensione continua e ascendente, ammaliante, inquietante, che ci predispone a un finale straordinario ed imprevedibile.

Stabilito che The Others e Il Sesto senso nun se somijano pe' niente (il primo film erede diretto della tradizione cinematografica e letteraria europea, dalla quale trae il proprio vigore visionario e metafisico, il secondo un buon prodotto americano strettamente di "genere", niente di più), vorrei parlare del citazionismo cinefilo ricorrente nei film di Amenabar, per sua stessa ammissione. Sono state espresse diverse ipotesi al riguardo, e indicati registi e film "genesi". Sta bene quindi accostarlo a Jack Clayton autore del bellissimo "Suspense" tratto da “Giro di Vite” di Henri James, ad Avati di "La casa dalle finestre che ridono", a Bava di "Operazione paura", a “Strategia del Ragno” di B. Bertolucci, ma a mio avviso, la perfetta assonanza filmica, oltre che filosofica e ideale, Amenabar la realizza "omaggiando" il grande Luis Bunuel. Una sequenza de "Il Fascino discreto della borghesia" assomiglia in modo straordinario alla scena del ritorno del marito fantasma di The Others. Benchè facenti parte di contesti narrativi e filmici assai differenti tra loro (l'opera di Bunuel non e' un "gotico") in entrambe le sequenze regna quella lugubre ed inquietante atmosfera carica di "tristezza e disperazione di cui sono pregne le parole" (cito una cara amica di vecchie discussioni). Non posso mandare il filmato.., per chi non abbia visto il "Fascino”, e così ne trascrivo i dialoghi, sperando che riescano a rendere l'idea di quella straordinaria assonanza gotico-mistico-surreal-fantasmifica.

Siamo in uno dei tanti momenti surreali e grottesche del film di Bunuel: un'altra cena impossibile da realizzarsi - atto mancato - per i ricchi e scoglionati "borghesi". Un giovane "soldato" (primo indizio...) comincia a raccontare un sogno, mentre partono le immagini accompagnate da un mesto rintocco di campana, lento, monotono, irreale ed estraniante: "Passeggiavo in una strada piena di negozi al calar della sera..." Incontra un giovane a lui molto somigliante e gli chiede: "che cosa fai qui?"; "io abito qui!"; "da molto tempo?"; "da sei anni, credo, e tu?"; "io sono appena arrivato"; "ma che hai? sei pallidissimo..."; "e tu, se ti vedessi... e odori di terra..."; "anche tu!"; "resterai per molto tempo?"; "per sempre!" Entra in scena una giovane donna vestita di bianco, altrettanto "esangue" e con lunghi capelli neri; il soldato l'abbraccia teneramente e le confessa lo struggente rimpianto per non esserle stato vicino prima. Poi inizia a chiamare insistentemente la madre "assente", e quella invocazione sorda, desolata e straziante, gela il sangue nelle vene! Per qualche minuto lo spettatore viene catapultato in una dimensione di morte, di assenza e di perdita… Una grande metafora poetica di un regista purtroppo dimenticato, il cui spirito, a quanto pare, seguita ad aleggiare "nascostamente" sulle teste di molti cineasti. Luis Bunuel!
Per restare alle "ossessioni" bunueliane, agli "oggetti" feticcio e alle "circostanze" filmiche surreali e metafisiche che paralizzano l'azione e il pensiero, vale la pena ricordare quel timore ossessivo per la luce solare che ossessiona la protagonista del film di Amenabar. Quali altre ben più orribii e nascoste e profonde paure il regista vorrebbe evocare con quell'artificio narrativo? Una certa assonanza con la gelosia maniacale e mortifera del protagonista di "EL", insieme agli effetti che quella sortisce, appare evidente. Le macabre fotografie dei morti, segno di una religiosità superstiziosa, morbosa, medievale, ricordano l'"oggetto" - più o meno equivalente per simbologia - che compare in Viridiana, ovvero il crocifisso che nasconde una lama da coltello (crocifisso a serramanico), certamente non meno orribile di quelle foto. Ad libitum …


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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 01-10-2004 23:49  
Ciao!
E' un film che mi è piaciuto tantissimo e mi ha letteralmente sconvolto nel finale come il Sesto Senso.
Bravissima la protagonista, assolutamente un Oscar mancato per lei.
Saluti.
_________________
tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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